Un corretto formato dei file permette ai dati della ricerca di essere più facilmente ricercabili, accessibili e interoperabili. Inoltre, gli stessi dati potranno essere condivisi più facilmente.
Scegliere il corretto formato dei file
Per garantire l’accessibilità ai dati a medio e lungo termine, il formato scelto dovrà seguire le seguenti caratteristiche:
- Utilizzare formati di uso comune o diffuso all’interno della comunità di ricerca
- Adottare una codificazione standard (ASCII, Unicode)
- Evitare forme di criptazione
- Evitare forme di compressione
- Possedere una documentazione tecnica aperta per la loro fruizione e il loro accesso
- Essere adatti a operazioni di estrazione e visualizzazione dei dati
- Essere adatti a essere descritti tramite metadati
Per garantire la conservazione a lungo termine dei dati è consigliabile l’adozione di formati aperti e non proprietari. Questo tipo di formati rende infatti più probabile che, in un arco temporale lungo, il codice venga mantenuto dalle comunità di utenti.
A titolo di esempio è possibile consultare la tabella coi formati di file suggeriti da utilizzare in BOARD (Bicocca Open Archive Research Data), la piattaforma istituzionale di Ateneo per il deposito dei dati della ricerca.