Attribuire una corretta licenza ai dati di ricerca permette di chiarire agli altri che cosa è possibile e non è possibile fare con i propri dati. In questo modo vengono protetti, allo stesso tempo, i diritti dei ricercatori e massimizzati gli scopi di riutilizzo dei dati stessi. Solo in presenza di una licenza, infatti, sono esplicitate le modalità di utilizzo e riuso di quei dati grazie alle indicazioni fornite.

Le licenze più comuni, e riconosciute in tutto il mondo, sono le Creative Commons (CC). Si rimanda alla pagina dedicata per un approfondimento.

Le licenze CC non sono tuttavia le uniche disponibili. Per esempio i dati governativi sono spesso concessi con una licenza del tipo Open Government License. Infine, quando si lavora con un software o si ha intenzione di renderlo disponibile mediante licenza, si consiglia di prendere in considerazione l’uso di licenze specifiche, come la GNU General Public License.