Le licenze Creative Commons (CC), nate nel 2001, concedono in modo semplice, gratuito e standardizzato autorizzazioni all’uso dell’opera. Le licenze CC si basano sul concetto di some rights reserved e sono articolate su tre livelli: il Commons Deed, un testo riassuntivo dei termini della licenza, di facile e immediata comprensione, il Legal Code, il contratto di licenza, il Creative Commons Rights Expression Language (CC REL), cioè l’insieme di informazioni leggibili dal computer.
Attraverso le licenze CC, il titolare del diritto d’autore sceglie le modalità d’uso dell’opera da parte dei fruitori, garantendo la distribuzione e il riuso in modo etico.
Le licenze CC consentono un più agevole esercizio del diritto d’autore, conferendo a priori taluni diritti e conservandone altri, secondo la convenienza dell’autore. Solo il titolare del diritto nella sua interezza può frazionarlo e concederlo attraverso una licenza CC.
Ciò si evince dalla contrapposizione tra tutti i diritti riservati, formula propria al diritto d’autore, e alcuni diritti riservati, che contraddistingue invece la soluzione alternativa rappresentata da CC. Quindi le licenze CC si applicano solo a opere protette da copyright, non sostituiscono ma affiancano il diritto d’autore.
Le clausole base che l’autore può scegliere e combinare sono 4 e a ognuna è associato un simbolo grafico per facilitarne il riconoscimento:
È possibile combinare le CC di base fra loro per generare 6 licenze. L’ultima versione attualmente in uso è la 4.0 unported.
Le prime 3 licenze dell’elenco sottoriportato sono utili per rispettare gli obblighi di pubblicazione in Open Access.
CC0 1.0 Universal (CC0 1.0) Donazione al Pubblico Dominio manifesta la rinuncia a qualsiasi diritto sull’opera: si può copiare, modificare, distribuire e utilizzare l’opera, anche per fini commerciali, senza chiedere alcun permesso.
Le precedenti versioni delle licenze CC, dal 2002 fino al 2013, non sono state eliminate, tuttavia l’associazione Creative Commons ne scoraggia l’utilizzo e raccomanda di fare riferimento all’ultima versione disponibile, cioè la CC 4.0 unported, in ragione del fatto che si tratta di uno strumento giuridico, suscettibile di aggiornamenti legati all’evoluzione dei contesti sociali e tecnologici in cui viene calato. Se in principio le licenze sono state di tipo unported, cioè non legate a uno specifico ambito legislativo (nazionale), perché si riferivano ai trattati e alle convenzioni internazionali con l’intenzione di fornire uno strumento legale fruibile da tutti, nei fatti, questo ha comportato difficoltà di interpretazione da parte di autorità legali di singoli paesi, pertanto l’associazione Creative Commons, in accordo con i legali di vari paesi, ha sviluppato versioni ported, versioni tradotte e adattate a giurisdizioni locali.
Dal 2013 c’è stata una nuova inversione di marcia, sono state eliminate le localizzazioni delle licenze e si è tornati alla versione unported.
Ported È la versione localizzata della licenza, ovvero la traduzione e il suo adattamento normativo
Unported È la versione internazionale della licenza, non legata a uno specifico ambito legislativo