Negli ultimi anni, l’Open Access (OA) è diventato un requisito imprescindibile per la partecipazione ai principali bandi di finanziamento della ricerca, sia a livello internazionale sia nazionale. Gli enti finanziatori – dalla Commissione Europea al Ministero dell’Università e della Ricerca – chiedono ai ricercatori non solo di pubblicare i risultati scientifici in accesso aperto, ma anche di gestire con attenzione i dati della ricerca.

Che cosa significa, in concreto, ottemperare agli obblighi OA?

Per chi partecipa a progetti finanziati da enti come l’UE, il MUR o cOAlition S, è necessario:

  1. Pubblicare su riviste o piattaforme OA, preferibilmente gold (OA a pagamento), diamond (OA gratuito) e Green OA (pubblicazione OA tramite l’autoarchiviazione in un repository istituzionale – come l’archivio UniMiB, IRIS-BOA – o disciplinare) senza embargo.
  2. Archiviare le pubblicazioni in un repository OA, anche se già pubblicate su riviste ad accesso aperto (green OA). Questo assicura la conservazione permanente dei risultati. È richiesto il deposito del manoscritto accettato (post-print) senza embargo, al momento della pubblicazione, all’interno di un trusted repository, ovvero un archivio affidabile che soddisfa precisi requisiti tecnici,* come l’archivio istituzionale di Ateneo IRIS-BOA.
  3. Mantenere i diritti sulle proprie opere, applicando la “rights retention strategy”. È fondamentale che gli autori conservino diritti sufficienti per poter rendere disponibili i contenuti in OA e rispettare l’embargo zero. L’uso della licenza Creative Commons Attribution (CC BY) è fortemente raccomandato.
  4. Redigere e aggiornare un Data Management Plan (DMP) – per esempio nei progetti Horizon Europe – che prevede anche la gestione dei dati secondo i principi FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable).

E per i progetti PRIN del MUR?

I bandi PRIN, impongono che tutte le pubblicazioni peer-reviewed siano rese disponibili gratuitamente online (almeno in modalità green OA). La mancata ottemperanza può influire negativamente sul finanziamento.

Per i PRIN, il MUR richiede che:

  • Le pubblicazioni scientifiche siano rese accessibili gratuitamente online, almeno in modalità Green OA.
  • Sia indicato nelle pubblicazioni il finanziamento ricevuto, attraverso una dicitura specifica.
  • I prodotti siano depositati nel repository istituzionale entro 18 mesi (ambito umanistico-sociale) o 12 mesi (area STEM).

Che cosa deve fare concretamente un ricercatore?

Per essere in regola è fondamentale:

  1. Scegliere con attenzione la rivista: verificare che consenta il deposito in OA della versione accettata o pubblicata e con quale licenza.
  2. Depositare nei tempi corretti: caricare la pubblicazione nel repository istituzionale subito dopo l’accettazione o pubblicazione, rispettando eventuali periodi di embargo (che, per molti finanziatori, devono essere pari a zero).
  3. Indicare correttamente il finanziamento: inserire la dicitura prevista dal bando nel testo della pubblicazione (ad es. per Horizon Europe: “Funded by the European Union under Grant Agreement No. XXX”).
  4. Curare il DMP: pianificare fin da subito come verranno gestiti, conservati e condivisi i dati della ricerca. Il DMP deve essere aggiornato nel corso del progetto e consegnato al finanziatore.
  5. Verificare i requisiti specifici del bando: ogni finanziatore può avere regole diverse su embargo, licenze, versioni ammesse e modalità di deposito.

Supporto e risorse

Presso l’Università di Milano-Bicocca, il team Open Science offre supporto nella gestione dei diritti d’autore e nella redazione dei DMP. È possibile inoltre consultare il portale Open Science di Ateneo o rivolgersi al referente per l’Open Access del proprio dipartimento.

L’Area Servizi Culturali e Documentali offre, mediante la biblioteca di Ateneo, l’informazione costantemente aggiornata su agevolazioni e sconti dedicati agli autori appartenenti all’Università degli Studi di Milano Bicocca per la pubblicazione in riviste ad accesso aperto.

Conoscere e rispettare gli obblighi OA è essenziale per partecipare con successo ai bandi competitivi, ma è anche un passo concreto verso una scienza più equa, accessibile e collaborativa.
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*→ Approfondimento sulle caratteristiche che definiscono un Trusted Repository: Annotated Model Grant Agreement Annex 5 Art. 17 Dissemination p. 156


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Open Access: sconti per gli autori
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