L’impegno dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca per la scienza aperta si è arricchito, a cavallo del periodo di preparazione per la campagna VQR 20-24, di un nuovo strumento a supporto del deposito e della diffusione della produzione scientifica: è ora attiva l’integrazione tra IRIS – l’archivio istituzionale dell’Ateneo – e Unpaywall, il database internazionale dedicato alla raccolta e indicizzazione di contenuti scientifici ad accesso aperto. Tale novità offrirà a breve la possibilità, per i ricercatori/i docenti dell’Ateneo, di allegare con un solo clic il full-text di una pubblicazione scientifica nel momento del deposito in IRIS-BOA.

Questo sviluppo, pensato per semplificare e velocizzare il deposito dei contributi scientifici, è parte del più ampio impegno dell’Ateneo a favore dell’Open Science e risponde alle esigenze di una comunità di ricerca sempre più attenta all’accessibilità, alla trasparenza e al rispetto delle policy editoriali.

Una connessione intelligente al servizio della ricerca

Unpaywall è una piattaforma open source che raccoglie milioni di articoli scientifici da fonti affidabili e legittime, come archivi istituzionali, repository disciplinari e riviste open access. 

L’integrazione tra BOA e Unpaywall nasce con l’obiettivo di favorire l’autoarchiviazione del full-text da parte dei ricercatori, agevolando le pratiche di deposito e rendendo immediatamente visibili – ove disponibili – versioni open access delle pubblicazioni.
Il sistema si attiva automaticamente nel momento in cui l’utente accede alla propria scheda di deposito in BOA.
Se per l’inserimento della nuova pubblicazione si procede mediante l’importazione da sistemi esterni – ovvero, ricerca tramite identificativo DOI, Scopus, ORCID, Scopus ID autore – e per questa è già presente una versione full-text accessibile su Unpaywall, BOA proponeuna versione scaricabile del file da allegare (si veda l’immagine seguente), pertanto non più solo metadati, ma anche il file PDF e le informazioni a esso relative (licenza di utilizzo, versione del lavoro, tipologia di open access – gold, ibrida ecc. – e infine la fonte cui Unpaywall ha attinto per il recupero del full-text – sito dell’editore, archivio disciplinare ecc.).
Il ricercatore/docente, responsabile dell’inserimento, può così visualizzare, verificare e allegare il documento in pochi passaggi, riducendo significativamente i tempi di caricamento e garantendo la conformità con le norme editoriali.

Open access semplificato, senza compromessi

La proposta del file non è recepita in modo automatico né è vincolante: il ricercatore mantiene il controllo su cosa viene allegato, potendo accettare o meno il suggerimento offerto dal sistema. In questo modo l’integrazione si configura come un supporto intelligente, che favorisce la diffusione dei contenuti scientifici in accesso aperto senza forzature e nel pieno rispetto delle politiche degli editori.

Oltre a semplificare le operazioni di caricamento, la funzione ha anche un valore informativo: l’utente scopre, nel momento del deposito, se esistono versioni aperte già disponibili in rete e può decidere consapevolmente come procedere.

Benefici per ricercatori, Ateneo e comunità scientifica

I vantaggi dell’integrazione sono tangibili a più livelli:

  • Per i ricercatori, si tratta di un risparmio di tempo e complessità. Non è più necessario cercare manualmente versioni ammesse per il deposito: se esistono, vengono suggerite direttamente, complete di metadati: 
    • file PDF
    • Licenza d’uso
    • Versione della pubblicazione 
    • Tipologia di Open Access 
    • Fonte di reperimento del full-text
  • Per l’Ateneo, si traduce in una maggiore completezza dell’archivio BOA e in un rafforzamento della visibilità della produzione scientifica.
  • Per la comunità scientifica, significa un accesso più ampio e immediato a contenuti affidabili, disponibili legalmente in open access, utili alla ricerca, alla formazione ecc. 

Un passo concreto, pensato per l’utente

L’interfaccia è chiara e il processo è pienamente integrato nel flusso di deposito già familiare agli utenti di BOA. Non è richiesto alcun passaggio aggiuntivo o formazione specifica: la funzione sarà a breve attiva e disponibile per tutti.

In questo senso, l’integrazione BOA-Unpaywall si inserisce tra gli interventi concreti a supporto della scienza aperta promossi dall’Ateneo: un’iniziativa che mette al centro l’esperienza del ricercatore, semplificandone le pratiche quotidiane e contribuendo a una maggiore diffusione dei risultati della ricerca.

La logica è quella di integrare strumenti esistenti per creare valore aggiunto, ridurre le barriere all’accesso e facilitare l’adozione dell’open access come pratica ordinaria e sostenibile. Più che una “nuova tecnologia”, si tratta di un’evoluzione del sistema pensata per accorciare le distanze tra chi produce conoscenza e chi la utilizza, dentro e fuori l’università.