L’Open Access riveste un ruolo sempre più centrale per rendere i risultati della ricerca liberamente accessibili a tutti. Inoltre, le pubblicazioni e i dati in accesso aperto favoriscono la collaborazione globale tra ricercatori. Studi ed esperienze confermano che gli articoli pubblicati in modalità OA vengono visualizzati e citati con maggiore frequenza rispetto a quelli ad accesso chiuso.

Tra le diverse modalità di pubblicazione in Open Access, quella nota come Gold Open Access prevede che le riviste siano accessibili a tutti senza abbonamento e garantiscano processi rigorosi di peer review. Sebbene siano gratuite per i lettori, queste riviste richiedono agli autori o ai loro enti di coprire i costi di pubblicazione, noti come APC (Article Processing Charges), che variano secondo l’editore.

Un’alternativa al Gold Open Access è rappresentata dalle riviste ibride (hybrid journals), che combinano contenuti accessibili tramite abbonamento con articoli in Open Access, disponibili grazie al pagamento delle APC da parte degli autori. Tuttavia, i costi, spesso elevati, fissati dagli editori possono rendere difficoltoso per i singoli autori sostenere economicamente la pubblicazione su riviste di qualità che garantiscano una peer review rigorosa.

La soluzione delle riviste trasformative

Una possibile soluzione a questi ostacoli economici è rappresentata dalle riviste trasformative (Transformative Journals). Si tratta di riviste ibride che si impegnano a diventare progressivamente pubblicazioni completamente in Open Access, aumentando nel tempo la quota di articoli accessibili liberamente e riducendo i contenuti disponibili solo tramite abbonamento.

Le riviste trasformative sono alla base dei contratti trasformativi (Transformative Agreements), ovvero accordi promossi dagli editori accademici di rilevanza internazionale e implementati anche in Italia attraverso la CRUI. Questi contratti consentono una transizione graduale dal modello basato sugli abbonamenti a quello in Open Access, con uno spostamento progressivo della spesa per la sottoscrizione dei contenuti a quella per la loro pubblicazione, evitando il rischio di un doppio pagamento per lo stesso contenuto. Inoltre, soddisfano i requisiti del piano cOAlition S, che mira a garantire la piena accessibilità ai risultati della ricerca scientifica.

I contratti trasformativi in Italia e i vantaggi per gli autori

In Italia, a partire dal 2020, la CRUI ha iniziato a stipulare contratti trasformativi con alcuni dei principali editori accademici tra cui l’American Chemical Society, Cambridge University Press, De Gruyter, Emerald Springer Nature, Wiley. Il numero di editori con cui CRUI ha stretto accordi trasformativi è aumentato negli ultimi anni, oggi i contratti trasformativi a cui la nostra Università partecipa per il tramite di CRUI sono quattordici. 

Presso il nostro Ateneo, tali contratti sono gestiti dall’Area SCUDO (Servizi Culturali e Documentali) che cura la pagina delle Agevolazioni per pubblicazioni open access, valida le affiliazioni degli autori di riferimento e fornisce assistenza a coloro che vogliono pubblicare all’interno dei contratti trasformativi.

Questi contratti offrono vantaggi concreti agli autori affiliati che desiderano pubblicare in Open Access. Oltre a garantire l’accesso alle riviste del catalogo editoriale, essi coprono totalmente la spesa delle APC, eliminando quindi l’onere economico per gli autori. Gli autori affiliati possono richiedere la pubblicazione in Open Access per i loro articoli accettati dagli editori, a condizione che ne siano i corresponding authors.

Nella maggior parte dei casi, i contributi sono pubblicati con licenza Creative Commons CC-BY, che permette agli autori di mantenere i diritti sulle loro opere.

Maggiori informazioni

Per ulteriori dettagli sui contratti trasformativi attivi presso l’Università e sulle modalità per accedere alle condizioni agevolate riservate agli autori affiliati, è possibile consultare la pagina dedicata: Open Access e sconti per autori.