L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, sottoscritta nel 2015 da 193 Paesi e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU, è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità. L’Agenda è costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDG) e da 169 target a essi associati, da raggiungere entro il 2030.

I 17 Obiettivi mirano a sostenere i diritti umani, affrontare i cambiamenti climatici, contrastare la povertà e l‘ineguaglianza. Essi riguardano e coinvolgono tutti i Paesi e tutte le componenti della società, dalle imprese private al settore pubblico. Le università rivestono una posizione unica nella collettività poiché attraverso la ricerca guidano il progresso tecnologico e sociale e pertanto sono attori protagonisti nella promozione di questi obiettivi.

Il nostro Ateneo ha intrapreso azioni e iniziative a sostegno di nuovi modelli di crescita e stili di vita consapevoli grazie a un percorso di integrazione con le attività di Didattica, Ricerca e di Terza Missione.

A partire da gennaio 2024, si è deciso di introdurre la classificazione SDG in diversi ambiti: dalle attività di Public Engagement ai progetti di ricerca e alle pubblicazioni presenti in IRIS-BOA (https://boa.unimib.it/). Nel caso di pubblicazioni importate dalla banca dati Clarivate Web of Science, il campo SDG può essere popolato in automatico poiché molti prodotti indicizzati in Web of Science sono stati già classificati  secondo uno o più SDG. I dati relativi agli SDG che vengono inseriti in BOA sono poi facilmente estraibili attraverso il modulo di Reportistica e Analisi.

L’analisi di questi valori è interessante poiché questa mappatura consente di individuare le aree dello sviluppo sostenibile a cui la ricerca di Ateneo contribuisce maggiormente attraverso il lavoro dei propri ricercatori e di individuare possibili ambiti di interesse verso il quale indirizzare le nuove opportunità di ricerca.

Interrogata al riguardo, la piattaforma SciVal di Elsevier restituisce per Bicocca un interesse rilevante per il terzo Obiettivo di sviluppo sostenibile: “Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età” – tendenza n linea con quella nazionale – e per il primo: “Porre fine alla povertà in tutte le sue forme, ovunque”. Riscuotono, poi, un’attenzione particolare gli obiettivi 5 (Parità di genere) e 10 (Ridurre le disuguaglianze).

Un focus minore è posto sull’obiettivo 6, Acqua pulita e servizi igienico-sanitari, e, in controtendenza con quanto avviene a livello nazionale, anche sui punti 2 (Porre fine alla fame, garantire la sicurezza alimentare migliorare nutrizione e promuovere l’agricoltura sostenibile), 9 (Costruire infrastrutture resilienti, promuovere un’industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l’innovazione) e 13 (per l’adozione di misure urgenti per contrastare il cambiamento climatico e i suoi impatti regolando le emissioni e promuovendo gli sviluppi nell’energia rinnovabile).  

Grafico generato il 19/03/2024 (https://www.scival.com/overview/sdg?uri=Institution/321150)

SciVal Metric: Relative Activity Index (RAI)
L’indice di attività relativa (RAI) è definito come la quota di pubblicazioni di un ente in un’area tematica, rispetto alla quota globale di pubblicazioni nella stessa area. Un valore di 1,0 indica che l’attività di ricerca dell’ente in un campo corrisponde esattamente all’attività globale in quel campo; un valore superiore a 1,0 implica una maggiore enfasi, mentre un valore inferiore a 1,0 suggerisce una minore attenzione.
Per gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG), il RAI viene calcolato considerando il totale delle pubblicazioni di un’entità per un SDG, diviso per il totale delle pubblicazioni della stessa entità, per creare una percentuale. Gli stessi calcoli vengono effettuati per ogni SDG per il mondo. L’indice per l’entità è calcolato dividendo la percentuale dell’entità per quella del mondo.